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Il buono benzina esentasse può arrivare fino a 458 euro. Per l`erogazione non occorre accordo aziendale, potendo essere riconosciuto anche ad personam. L’attribuzione può essere fatta da tutti i “datori di lavoro” privati (aziende, lavoratori autonomi, professionisti) ai lavoratori che sono titolari di reddito di “lavoro dipendente” (quindi anche co.co.co.). A precisarlo, tra l’altro, è l’agenzia delle entrate nella circolare n. 27/2022 del 14 luglio.

Per l`erogazione non occorre accordo aziendale, potendo essere riconosciuto anche ad personam. L`attribuzione può essere fatta da tutti i “datori di lavoro” privati ai lavoratori che sono titolari di reddito di “lavoro dipendente” (quindi anche co.co.co.)

Il buono benzina. È esentasse, con riferimento al comma 3 dell`art. 51 del Tuir, non a tutto l’art. 51. Pertanto, spiega l’Ade, vista anche la ratio della norma volta a indennizzare i dipendenti dei maggiori costi sostenuti a seguito dell’aumento del prezzo dei carburanti, il buono benzina può essere corrisposto dal datore di lavoro da subito, nel rispetto dei presupposti e dei limiti previsti, anche ad personam e senza necessità di preventivi accordi, purché non erogati in sostituzione di premi di risultato. In quest’ultimo caso, invece, l’erogazione deve avvenire in «esecuzione di contratti aziendali o territoriali». I buoni possono essere corrisposti dai datori di lavoro privati ai propri dipendenti per rifornimenti di carburante per l’auto-trazione: benzina, gasolio, GPL e metano. Per l’Ade, attesa la ratio della norma (indennizzare i dipendenti dei maggiori costi per il caro carburanti), i buoni possono riguardare anche la ricarica di veicoli elettrici.

Ai fini della tassazione la norma riconduce i buoni benzina nell`ambito dell’art. 51, c. 3, Tuir, secondo cui non concorre a formare il reddito di lavoro dipendente il valore dei beni e servizi che, complessivamente, non superino, nel periodo d’imposta, 258,23 euro; quando il limite è superato, “tutto” concorre a formare il reddito. Secondo l’Ade, il limite può includere ulteriori buoni benzina eccedenti l’importo (autonomo) di 200 euro. Ciò vuol dire che l’importo di beni e servizi erogati nel 2022 dal datore di lavoro a favore di ciascun lavoratore dipendente può raggiungere:

– 200 euro con uno o più buoni benzina;

– 258,23 euro con altri beni e servizi (compresi eventuali ulteriori buoni benzina);

– oppure 458,23 con uno o più buoni benzina.

Esempio. Lavoratore che beneficia di buoni benzina per 100 e di altri benefit (diversi dai buoni benzina) per 300. Quest’ultima somma sarà interamente sottoposta a tassazione ordinaria. Altro esempio. Valore di buoni benzina 250 e degli altri benefit 200 . L’intera somma di 450 non concorre a formare il reddito del lavoratore dipendente, poiché l’eccedenza (50 relativa ai buoni benzina) confluisce nell’importo ancora capiente degli altri benefit.

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