Il segreto delle nuove tecnologie haircare
Professionisti dei capelli, partiamo da qui: sapete quali sono le origini dello shampoo e quali del lavaggio?
La storia di quello che oggi chiamiamo SHAMPOO risale a meno di un secolo fa. Ma l’origine del lavaggio dei capelli ha migliaia di anni.
I capelli sono stati curati per diversi secoli utilizzando ingredienti disponibili in natura di origine: animale, vegetale e minerale. Fino a quando la scienza moderna para-medica dei capelli, ovvero la Tricologia, ha valutato i disturbi legati al cuoio capelluto al microscopio definendone cause e trattamenti adeguati, da cui oggi le distribuzioni creano formule ad alte prestazioni per la nuova generazione di consumatori.
Per fare la storia bisogna conoscerla prima!
La storia ci tramanda che i primi commercianti coloniali indiani scoprirono la pulizia, il rilassamento e il massaggio della testa e dei capelli, chiamato -Chämpo-, che ha ispirato le prestazione dei nostri saloni oggi.
Chämpo (pronunciato shar-pour) è l’origine sanscrita della parola ‘shampoo’.
La parola in lingua Hindi significa fare pressione, massaggiare e richiama il massaggio che si fa alla cute con le dita, durante la detersione dei capelli.
Si introduce il termine “champing” in Europa – e da qui proprio l’origine della parola “shampoo”.
Nel 1898 un chimico qualificato di Berlino, apre il primo punto vendita dedicato ai prodotti per la detersione dei capelli.
Lancia sul mercato uno “shampoo in polvere” che si dissolve in acqua.
Questo provocava non poche reazioni opache e alcaline sulla chioma ma nonostante la poca qualità ha avuto un successo immediato essendo un prodotto popolare.
Quello che conosciamo oggi come il Conditioner, ha avuto invece origine come -brilliantine- nel 1900, ed era utilizzato in principio per ammorbidire baffi e barbe.
Oggi con le nuove tecnologie che studiano la cute, abbiamo composizioni chimiche e qualità di Shampoo e Conditioner per ogni esigenza del capello.
Immaginiamo solo che nel 2022 il mercato globale degli shampoo ha raggiunto un valore netto di 31,9 miliardi di dollari.
L’utilizzo dello shampoo consente la pulizia del capo: liberando il sebo in eccesso, creando una sensazione di pulizia e un miglioramento della circolazione grazie al massaggio.
Sai com è composto uno shampoo?
Lo shampoo contiene detergenti, come per il detersivo del bucato o dei piatti.
Solo che i detergenti inclusi negli shampoo hanno all’interno dei reagenti tensoattivi che fanno in modo che sia in grado di legarsi con oli e particelle di sporco della cute.
Parte della molecola del detergente, è idrofoba (proprietà chimica che NON consente alla molecola di legarsi all’acqua) quindi quando si risciacquano i capelli, il detergente viene spazzato via grazie all’acqua, portando via il sebo.
La maggior parte degli shampoo moderni, sono composti da formule che contengono circa 10-30 diversi ingredienti.
Che sono comunemente: i tensioattivi, gli agenti schiumogeni, i condizionatori d’aria, gli addensanti, gli opacizzatori, i sequestratori, i conservanti, gli additivi speciali e le fragranze.
Due regolatori di pH comuni sono l’acido citrico o l’acido glicolico. Poi ci sono i conservanti, che impediscono la formazione dei batteri.
Infine, gli shampoo possono contenere una forma di vitamina B5 chiamata pantenolo. Ed il glicole umidificante e la fragranza per ottenere un odore piacevole.
Uno shampoo ideale per un Salone professionale deve avere proprietà indiscutibili (a parte un odore piacevole):
-Consentire la rimozione dello sporco, sia a livello esogeno (sostanza biologica che ha origini esterne all’organismo) che endogeno (sostanza biologica generata direttamente dall’organismo)
-Deve ristabilire un pH naturale
-Idratare il cuoio capelluto e poi la chioma senza indurre irritazioni
-Deve avere proprietà adatte per il capello da trattare
Dopo il lavaggio, i capelli vanno tamponati. Il metodo tradizionale che conosciamo è quello di avvolgerli nell’asciugamano e attendere qualche minuto, in questo modo l’acqua in eccesso viene assorbita e si può procedere all’asciugatura.
Contano le caratteristiche di uno strumento utilizzato per un’asciugatura sana, come per un lavaggio ideale contano i buoni agenti chimici all’interno di uno shampoo.
Quindi parrucchieri, bisogna fare particolare attenzione a come oggi scegliamo gli strumenti di lavoro per l’asciugatura e lo styling!
Nei Saloni Professionali oggi è in corso una grande rivoluzione in ambito tecnologico perchè sappiamo quanti rischi apporta un Phon tradizionale al lavoro finale di un professionista,e non solo.
Sai quali danni apporta oggi un phon tradizionale?
Utilizzando oggi un Phon tradizionale: non sarete in grado di controllare con precisione la temperatura con cui si sta effettivamente lavorando l’hairstyle, il ‘peso’ della messa in piega, letteralmente, considerando la poca ergonomia che ha lo strumento tradizionale, rischia di portare dolori alle articolazioni provando costante fatica fisica durante il lavoro, e i capelli delle clienti, non conoscendo la temperatura esatta del tool, potrebbero rimanere umidi e secchi o peggio potrebbero irritare la cute.
Il risultato finale setoso e morbido è garantito a quel punto soltanto dalle mani dell’artista, per il resto è come aver ripassato i capelli in padella.
L’asciugatura di un Phon tradizionale, con settaggio della temperatura classico, moderato solamente dalla ventola collegata direttamente alla resistenza, non consente all’utilizzatore di esser certo della temperatura che effettivamente il phon produce durante l’utilizzo, e questo tende a rovinare il capello del cliente che al lavaggio autonomo successivo, comincerà a porsi la classica domanda “perchè non sono come quando sono uscito dal parrucchiere?
Le mani di un professionista fanno certamente la differenza, ma un VERO professionista deve riconoscere le differenze tecniche specifiche dei nuovi strumenti in commercio e di come le nuove tecnologie nell’ambito dell’haircare siano entrate nel mercato in maniera così preponderante.
Perchè un Phon digitale ha più prestazione di un Phon tradizionale?
Una volta che la resistenza di un Phon tradizionale viene messa alla prova, quindi utilizzato per almeno 2/3 mesi in un Salone professionale di continuo, perde essenzialmente la sua efficacia.
È testato che il flusso d’aria che fuoriesce dalla bobbina è ad una temperatura diversa da quella che era costante nei primi utilizzi, e che effettivamente lo strumento danneggia i capelli per il calore esagerato e la potenza incontrollata di lavoro, utilizzando solo l’ARIA come mezzo per lo styling.
Dagli studi di Hairgoals Italia il nuovo motore digitale, non solo evita danni da calore estremo in quanto la temperatura rimane costante ed è controllabile, ma la vera novità è che non si usa solo ARIA per l’asciugatura.
Ecco il segreto delle nuove tecnologie haircare.
Il motore digitale di Hairgoals Italia applicato al Phon digitale FLOW, sfrutta la doppia tecnologia IONICA+INFRAROSSI.
Attraverso l’emissione di ossigeno attivo e 20milioni di particelle di ioni negativi il phon a motore digitale genera la protezione necessaria contro gli agenti esterni e permette di pulire allo stesso tempo il cuoio capelluto ripristinando le condizioni ottimali per la crescita naturale dei capelli.
L’innovativa tecnologia degli infrarossi riduce i tempi di asciugatura consumando meno energia e garantisce che il calore scaldi il capello dall’interno verso l’esterno, evitando i danni irreparabili che sono provocati dai tools tradizionali: secchezza della cute, forfora, doppie punte.
Il motore digitale è controllato da un microchip di ultima generazione che garantisce al Phon di monitorare la temperatura attraverso lo schermo e modificarla in base alle esigenze del capello da trattare e dalla piega che si intende realizzare.
Rispetto ad un phon tradizionale che garantisce: tre flussi di potenza per tre temperature per solo aria calda o fredda.
Un phon digitale, come per Flow, garantisce tre velocità del flusso d’aria, tre livelli di temperatura e l’alternativo getto di aria fredda per forgiare la pettinatura.
E a regolarle c’è un sistema diviso per tre categorie in base alla piega da lavorare. Programma Swing, Sculp e Gloss. Scegliendo uno di questi programmi è possibile automatizzare tramite i pulsanti la MODALITA INTELLIGENTE in cui nei primi 5 secondi si utilizza aria calda e nei 7 secondi successivi solo aria fredda- il ciclo si ripete per tutta la durata dell’asciugatura.
Il motore digitale moderno garantisce una temperatura precisa e sempre regolare del flusso d’aria, e quindi un’assorbimento dell’umidità regolare dei capelli, senza stressarli.
In questo modo la piega non avviene in maniera aggressiva e ad alte temperature.
Il peso degli ultimi Phon digitali, in quanto la composizione del motore è più concentrata, è più piccolo e leggero.
Hgi Flow di Hairgoals Italia è estremamente ergonomico ed ha un peso di 325g! Escluso il cavo. Per un uso frequente senza affaticare mano, polso,schiena..
I nuovi motori digitali si basano sulla necessità di garantire un flusso constante di aria considerando: il tipo di capello, la velocità di asciugatura e soprattutto stando attenti ai consumi!
Parrucchieri è ora di guardare avanti, indietro ci siamo già stati!
Se vuoi provare il Nuovo Motore digitale con le Novità garantite Hgi Hairgoals Italia, qui i contatti: info@hairgoals.it – sito www.hairgoals.it