Non solo molto impaziente ma anche un vero perfezionista nel look: è un ragazzo dello Stato di Washington che non poteva aspettare la fine del lockdown a Olympia, la sua città, e ha deciso di percorrere 966 chilometri per recarsi con la sua auto da un barbiere in California.
Protagonista di questa storia è J Farr, un ventottenne da poco disoccupato che, dopo aver visto su facebook un post di un amico che si era appena tagliato i capelli in uno dei pochi parrucchieri aperti nonostante il Coronavirus, è saltato sulla sua Volkswagen Jetta e ha guidato per quasi mille chilometri, dopo aver chiamto e prenotato il suo appuntamento. Un viaggio lungo ma rilassante, e a suon di musica country, che lo ha portato fino a Yuba City, a nord di Sacramento. Il salone che lo attendeva dopo il lungo tragitto è Butte House Barber Shop che ha scelto per lui un moderno taglio sfumato con rasatura ai lati.
Ma come è possibile che un negozio fosse aperto, vi chiederete voi? Alcuni parrucchieri, infatti, hanno deciso di aprire con apposite linee guida nonostante l’ordine statale di stare a casa del governatore della California, Gavin Newsom. Le aperture, anche di bar e ristoranti, sono state possibili grazie al consenso dei funzionari delle rispettive contee, dato il basso numero di contagi e purché le distanze sociali e gli altri protocolli di sicurezza venissero eseguiti alla perfezione.
“È stato veramente bello avere nuovamente un’interazione sociale dopo tre mesi chiuso in casa” racconta J Farr al Los Angeles Times “come piacevole è la sensazione di non avere nessuna paura, al contrario di tante altre persone che non vengono qui per il timore di un contagio”.
Ma non è tutto oro ciò che luccica, infatti, alcuni negozi rischiano di subire multe salate sotto minaccia del Board of Barbering and Cosmetology, il massimo organo per barbieri e centri benessere, che punisce chi viola il lockdown deciso dallo Stato. Come riportato sempre dal LA Times sono in corso oltre 800 denunce ma ancora non c’è nessuna azione disciplinare.