Vuoi comprare una Ferrari per sfoggiarla sui social? Non te la vendo se non rispecchia la nostra filosofia.
Cosa centra con i parrucchieri?
Voi nel vostro salone fareste un colore o un taglio a qualcuno che poi faccia vedere come lo gestisce senza cura,
senza curarsi che magari a pagato il vostro servizio più prestigioso?
Il Brand dei Brand, dove avere i soldi non basta.
Per acquistare una Ferrari, il denaro non è sufficiente: a Maranello sembra ci sia una black list con l’elencati i nomi di alcune celebrità che hanno violato il cosiddetto codice etico del Cavallino.
L’azienda non accetta alcuni comportamenti poco in linea con i valori del brand quindi chi ha una condotta non consona viene vietato il nuovo acquisto di una vettura Ferrari.
Vuoi comprare una Ferrari? Firma il “regolamento etico”
Questo regolamento etico prevede il divieto di tuning, ossia la modifica del veicolo rispetto agli standard produttivi di serie per personalizzare secondo i propri gusti l’autoveicolo.
Negli anni Ottanta, si dice che Enzo Ferrari abbia contattato il boss di Koenig, (famoso tuner tedesco) intimandogli di togliere il simbolo del Cavallino da quelle che ormai non riteneva più essere le sue bimbe Ferrari.
Trattare male una Ferrari vuol dire non rispettare la storia di una scuderia leggendaria e importante quindi non ti meriti di averne una e se vuoi comprarla per scopi pubblicitari devi sottostare a delle condizioni e quindi sottoscrivere un pre-accordo con Maranello.
Puoi avere tutti i soldi che vuoi ma se non hai il rispetto, non ci meriti.
Hai problemi economici e vuoi rivendere la tua Ferrari a un prezzo non pre-accordato? Black list anche per te
Voci dicono che Nicholas Cage avrebbe venduto in fretta la sua Ferrari ad un prezzo molto più basso rispetto a quello di mercato di conseguenza anche lui è entrato nella lista nera insieme anche al pugile Floyd Mayweather, il quale avrebbe addirittura messo in palio la sua Ferrari per una scommessa.
..e Justin Bieber che cosa ha fatto?
Nel 2016 il cantante si trovava a Los Angeles con alcuni amici e aveva parcheggiato la sua 458 Italia al Montage Hotel di Beverly Hills abbandonandola lì per diverse settimane.
Per dare involontariamente ulteriore fastidio a Casa Ferrari, l’autovettura era stata riverniciata con un insolito colore blu elettrico (per niente in linea con le basi di casa Ferrari) e successivamente venduta all’asta.
Ferrari si difende: black list? Non è vero
Ferrari nega l’esistenza di una lista nera per cattiva condotta nei confronti del Brand (sarebbe inoltre praticamente impossibile sapere cosa fanno tutti degli oggetti acquistati)
La questione «black list» quasi sicuramente è una storia inventata che ogni tanto viene raccontata da chi non si sa. Dalla stessa Ferrari o da qualcun altro poco importa.
Una cosa è certa, anche nel tuo salone dovresti avere una black list (virtuale o reale) dove i clienti che non sono i target non dovrebbero poter acquistare.
I soldi non sono tutti uguali.