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La Polizia di Stato e le autorità locali di Cesenatico hanno effettuato verifiche su cinque persone impegnate nell’offerta di servizi di acconciature e intrecci sulla spiaggia. Il materiale impiegato è stato oggetto di sequestro. Sono state comminate sanzioni amministrative nell’intervallo tra 516 € e 1.032 €. Il materiale è stato successivamente distrutto.

Sono le pratiche abusive nel settore dei parrucchieri ed estetisti a essere nel mirino delle forze dell’ordine ma per ora sembra solo sulla spiaggia, dove la Polizia di Stato e il personale della Polizia locale di Cesenatico stanno concentrando i propri sforzi. Nel corso dell’ultimo servizio congiunto per contrastare il commercio illegale, sono emerse ulteriori attività di “treccinare” all’interno dei controlli. Queste giovani avvicinano le persone in spiaggia, offrendo servizi di acconciatura e treccine, soprattutto per le adolescenti. In alcune strutture balneari a Valverde, sono state individuate e sottoposte a controllo cinque donne senegalesi, con età compresa tra i 30 e i 40 anni, le quali stavano per eseguire acconciature e treccine per le bagnanti.

Le forze dell’ordine hanno proceduto al sequestro del materiale utilizzato da queste donne nel loro lavoro, tra cui fili di cotone colorato per le trecce, opuscoli illustrativi per diversi stili di acconciature da proporre alle clienti, varie creme, rotoli di cotone e altro ancora. Ulteriore materiale è stato trovato abbandonato sulla spiaggia, lasciato dalle “treccinare” che sono riuscite a fuggire una volta avvistati gli agenti di polizia.

Tra le donne controllate, due non erano in possesso del permesso di soggiorno e sono state condotte agli uffici centrali. Tutte le donne senegalesi fermate sono state portate presso la Polizia Scientifica di Cesena, dove sono state sottoposte a fotosegnalamento per un’identificazione completa. Dopo gli accertamenti, è emerso che possedevano permessi di soggiorno validi rilasciati dalla Questura di Rimini. Tuttavia, sono state denunciate per non averli esibiti.

La Polizia locale ha confiscato il materiale utilizzato dalle pratiche abusive e ha emesso sanzioni amministrative che variano da 516 a 1.032 euro ciascuna. Una volta completate le procedure di sequestro, il materiale sarà distrutto.
Purtroppo non si hanno notizie delle stesso sforzo applicato per combattere l’abusivismo che ogni giorno viene praticato a domicilio.

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