I dati parlano chiaro. In Italia lo stipendio medio di un parrucchiere è di 1053 euro (fonte indeed)
mentre per un apprendista si viaggia a 774 euro.
Sicuramente ci sono eccezioni, ma questi sono i dati reali e vi mettiamo anche un link con circa 150 posizioni aperte per la ricerca di personale
Il mercato dell’acconciatura in Italia raggiunge un fatturato di 7,3 miliardi anno. Stiamo parlando di mezzo punto di PIL. È un settore in espansione che coinvolge più di 190 mila unità in 90 mila saloni distribuiti su tutto il territorio nazionale: tradotto, circa il 2,2 % delle piccole e medie imprese italiane.
Noi abbiamo fatto un viaggio intervistando e d entrando fisicamente in oltre 200 saloni da Trieste a Trapani nel 2020 subito dopo il Lock (parrucchierando on the road) e possiamo affermare che il 90 % dei parrucchieri si differenzia escluvamente per i prezzo.
Mancano totalmente servizi rivolte a persone che vogliono spendere di più, mentre ci sono infinite offerte per chi vuole spendere di meno.
La cosa è folle eppure la realtà è questa. I parrucchieri italiani preferiscono investire le loro energie nel cercare persone che vogliono spendere meno invece che cercare quelli che si definiscono alto spendenti (che non sono i ricchi in senso assoluto, ma chi ha un desiderio ben preciso sul risolvere un suo problema o desideri e su questo ne parliamo praticamente ogni giorno in Parrucchierando on Demand)
I listini e le proposte parlano chiaro. Sono tutte orientate verso la piatta uguaglianza dei clienti. Entrare in un salone o in un altro per avere un balayage è lo stesso. Non c’è differenza nel servizio e spesso se c’è una differenza di prezzo solo perchè si dichiara di usare un prodotto in più o in meno (vedi il fenomeno dei vari plex)
Le persone sono tutte trattate uguali e solo se viene il personaggio noto del momento che si conosce bene viene offerta un’esperienza migliore. Il problema vero invece, è che tutte le persone che vogliono spendere anche di più del personaggio che voi trattate a guanti bianchi, li trattate esattamente come quello che vuole spendere il meno possibile
Quello che dovrebbe essere alla base di fare azienda dal parrucchiere in Italia non esiste.
Non è un discorso di prezzi, è un discorso di offerta ed esperienza in salone. I saloni in Italia sono tutti uguali, come l’esperienza di bere un caffè al bar.
Vendete tutti le stesse cose, pubblicizzate tutti le stesse cose e non avete una minima strategia per fare venire le persone in salone.
Su questo avevamo 30 saloni in presenza all MBA di Parrucchierando che sono rimasti a bocca aperta quando (tra le altre decine di cose su tecnica e gestione salone) gli abbiamo mostrato quello che fanno e quello che invece dovrebbero fare con le loro proposte senza di fatto cambiare nulla nell’immediato in salone (disponibile la registrazione richiedendola qui)
Anche Ferrari che ha prodotti Premium Price come entry level discrimina i suoi clienti. Non si può ad esempio comprare alcuni modelli se prima non si è già clienti Ferrari.
In salone accade esattamente l’opposto, si vuole vendere i migliori servizi che si ha a tutti e a tutti offrire la stessa esperienza. Il risultato?
Offerte di lavoro tra i 700 e i 1000 euro al mese!
Con la politica in atto sarà impossibile per un salone pagare i propri dipendenti in modo adeguato. Il numero delle persone da servire è limitato
dalla dimensione dei locali e dal numero dei dipendenti.
O alzate i prezzi in modo da poter pagare i vostri dipendenti in modo che abbiano una vita felice, o vi trascinerete stancamente verso o la chiusura.
Ma non potete alzare i prezzi se non avete qualcosa di attrattivo, unico e inusuale!